2 Dicembre 2025
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Monreale 16.10.2025 – Evidenziamo ancora una volta al Sindaco Alberto Arcidiacono, l’incredibile situazione di anarchia veicolare e di degrado urbano, presente costantemente, sulla Via Antonio Veneziano.

Con gli attuali lavori di riqualificazione che stanno interessando, ancora una volta, perchè non è la prima volta negli ultimi vent’anni, il basolato della Città un tempo normanna, la Via Antonio Veneziano, anche se all’Amministrazione e in particolare al Comando Polizia Locale, ormai guidato, da oltre un decennio, dal Comandante pro-tempore Luigi Marulli e al suo Vice Antonio Grippi, così come all’Assessore alla Polizia Urbana Giuseppe Di Verde, non sembri importare nulla e che nulla gliene importa, lo affermiamo a ragione veduta, poiché con il citato Grippi, al quale abbiamo inviato anche una email rimasta senza risposta, così come senza risposta è la PEC inviata al Comandante pro-tempore Marulli, mentre con Di Verde, per l’ennesima volta, benché ben sapessimo che si perdeva solo tempo e ci si esponeva all’ennesima presa per i fondelli, nelle quali ha maturato una lunga esperienza sul campo, abbiamo personalmente, si fa per dire, discusso, incontrandolo di persona, proprio davanti al Comando della PM.

Anche in questa occasione, l’Assessore alla Polizia Urbana, nonostante non sia la prima volta che lo sollecitiamo, ha promesso l’imminente installazione di almeno una telecamera fissa, in modo da poter vigilare sulla viabilità che è ormai affidata al discernimento e al libero arbitrio degli automobilisti, dei motociclisti e, in particolare degli scooteristi, la gran parte dei quali alla guida di mezzi con marmitte e centraline elettroniche irregolari e dei tanti minorenni alla guida di monopattini e presunte biciclette elettriche che, a nostro avviso, sono tutte indistintamente, da porre sotto sequestro, perché non conformi al Codice della Strada.

La presenza di almeno una delle telecamere che di recente sembrano essere state assegnate al Comune di Monreale dalla Città Metropolitana di Palermo, sarebbero altresì utili a individuare i soliti e ben noti personaggi, da sempre avvezzi, in maniera dissoluta, inestirpabile e probabilmente impunita, al conferimento dei rifiuti a ridosso della presunta “Osai della Legalità“, non sappiamo con quale faccia, coraggio e dignità, vista la situazione di degrado, dedicata, con tanto di stele e fotografia, ai Giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, costretti, loro malgrado e nonostante il loro sacrificio, a vivere metaforicamente, circondati dai rifiuti e dagli ingombranti, da noi spesso segnalati al Capo Area della Mirto Rifiuti, Fabio Adimino, il quale, a esser sinceri, provvede quasi sempre, nella maniera più celere possibile, a rimuovere quanto da noi segnalato.

Sono queste situazioni dovrebbero interessare l’Assessore al decoro e ai Rifiuti Urbani, tal Giulio Mannino, residente nella Frazione di Grisì, una Frazione che ha dato, per noi inspiegabilmente, vista la pochezza, se non qualche premietto e qualche coppetta utile a farsi fotografare e a far redigere articoli dai, per la politica, sempre a disponibili e solerti, Quotidiani on-line locali, ma ben poco utili a dare risposte tangibili, certe e veritiere, ai Cittadini, i quali, non si capisce bene per paura di chi e di cosa, tacciono e si assuefanno, noi esclusi, al degrado ambientale e all’onta di vergogna che ricopre il centro storico di Monreale, di conseguenza portato in giro per il mondo dai tanti turisti che visitano la Città e che poi, attraverso i Social, diffondono foto e filmati.

Della situazione ne abbiamo anche più volte discusso con i Carabinieri di Monreale, ma, dai colloqui emerge sempre la stessa frase “i Carabinieri non si occupano di rifiuti abbandonati” e noi non possiamo che prenderne atto, rivolgendoci pertanto, ancora una volta, alla massima Autorità cittadini che è il Sindaco e alla Polizia Locale che dovrebbe essere, prima di tutto, disponibile nei confronti dei cittadini che segnalano con fiducia, ripagando la fiducia in loro posta, con altrettanta riservatezza e poi mettendo in atto i poteri che la Legge gli conferisce, al fine d’individuare e sanzionare, in maniera certa e pertanto verificabile, i trasgressori, segnalati e di tanto in tanto, individuati da telecamere di salvataggio.

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