Monreale 10 settembre 2024 – Ho preso in prestito il titolo del famoso saggio di memorie di Primo Levi, un libro nel quale l’autore raccontò i terribili patimenti vissuti, da deportato, nel campo di concentramento polacco di Oswiecim Birchenau, meglio noto come Auschwitz, nel quale venne internato dai regime nazista di Adolf Hitler.
Il mio accostamento potrà a molti sembrare una forzatura, ma a mio avviso non lo è, visto il terribile e inaccettabile stato di abbandono, nel quale versa, da più di venti anni, il povero S.C. a tutti noto nella Città un tempo normanna, come Totò.
Totò vaga da solo,